domenica 17 giugno 2012

Valentina, Russell Hobbs e... la Torre di Pisa dei panni da stirare!

In fatto di organizzazione mi ritengo abbastanza preparata: mi piace l’ordine e mi piace curare la casa ma quando si tratta di stirare perdo qualsiasi orientamento e così non c’è settimana che non si accumuli roba su roba su roba, in famiglia ormai affettuosamente denominata la “Torre di Pisa”.

Mi riduco a stirare di sera, fino a tarda notte, il più delle volte la domenica sera … in effetti non è vita pertanto quando ho ricevuto il ferro da stiro Precision Heat di Russell Hobbs ho subito pensato di cambiare ritmo e dedicarmi al testing in modo più assiduo... Tentativo assolutamente fallito, la Torre di Pisa è tornata dopo pochi giorni e quindi ho cambiato obiettivo: Precision Heat mi aiuterà a smaltire facilmente e velocemente le kilometriche pile di vestiti da stirare?


Ve lo svelerò tra poco ma intanto vediamo una delle caratteristiche più interessanti del ferro: la punta si colora in maniera differente a seconda della temperatura e quindi in funzione dei tessuti che si intendono stirare. Questo è molto utile soprattutto nel mio caso, visto che di norma stiro tessuti molto diversi provenienti da numerosi lavaggi diversi. Con questo sensore sono quindi in grado di sapere sempre se sto utilizzando la giusta temperatura, soprattutto nel caso in cui si abbassi per stirare capi più delicati. Questo conferisce al ferro, dal design già accattivante in nero e finiture cromate, un fascino particolare.

La piastra non è molto grande ed è in ceramica, con una finitura che sembra metallo. Utilizzando il ferro ho trovato una differenza sostanziale di rendimento tra la maglina di cotone e la tela di cotone. Per intenderci stirando una camicia il ferro funziona molto bene, è preciso e veloce mentre nel caso della maglina ho notato che scivola meno e spesso si formano pieghe più complicate da stirare. Forse dipende dal mio modo di stirare ma sicuramente utilizzando Precision Heat sulla maglina di cotone devo procedere più lentamente e su pezzi di stoffa meno estesi altrimenti rischio di formare pieghe.
Visto che l’80% del mio bucato è formato da abiti di cotone, soprattutto in questa stagione, devo dire che il ferro da stiro non ha migliorato la mia velocità nello stirare. E la precisione dipende, come vi spiegavo, anche dal fatto che devo rallentare le passate della piastra per non ottenere l’effetto opposto. Certo la prova era difficile viste le condizioni di partenza … la Torre di Pisa è pur sempre un caso difficile! (ps: la pila che vedete in fotografia è stata ridotta di circa un terzo perché non mi è stato proprio possibile mantenerla in equilibrio … capite la mia disperazione!)


Dimenticavo! Non poteva mancare il contributo di mio figlio, che ormai si considera a tutti gli effetti un tester! Solo che, dopo aver esaminato il ferro, ha pensato ad utilizzarlo come un peso per fare ginnastica … come il suo papà! Il ferro è robusto, non è particolarmente pesante tuttavia non leggero, quindi ha fatto un po’ di allenamento!

2 commenti:

  1. saggezza da stiratrice! certo che quei due terzi di Torre di Pisa mettono soggezione o.O
    io chiederei asilo politico

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  2. La mia "Torre dell'Emiro Khalifa" batte la tua di Pisa 1 a zero!! Che noia tutti quei panni da stirare...vederti felice e riposata dopo tanto stiro stiro mi fa venire voglia di acquistare il ferro magico!

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