martedì 4 dicembre 2012

Emilio alle prese con le grattugie e... la casalinga canadese

Ogni riccio un capriccio? No! Ogni riccio una carezza: è la sensazione che quasi tutti in casa (vale a dire io, Lina e nostro figlio Alessio, al primo anno di Istituto Alberghiero e quindi incuriosito dalla faccenda) abbiamo provato utilizzando le raffinatissime grattugie Microplane.

Allora: al primo sguardo il commento unanime è stato: "Cosa avranno mai di speciale? Oggetti perfetti, evidentemente di buona qualità, ma... cui prodest?". E allora prendi una carota, la prima verdura che hai a portata di mano, e ti meravigli: passarla sulle lame e avvertire fisicamente la scorrevolezza dell' utensile è una sorpresa. Da questo momento in poi, è stato tutto un divertimento o una sfida, se volete: ogni alimento grattugiabile è passato attraverso questi strumenti oserei dire "chirurgici", usati per di più seguendo la fantasia meglio che l'utilizzo specifico di ogni singolo oggetto, ed il risultato è stato sempre stupefacente...

Natura morta con... lamaviva!

Comete di cioccolato che volano a guarnire un dolce, bastoncini di verdure crude per una crudité croccante, riccioloni di parmigiano e pecorino che nevicano sulla pastasciutta, scaglie spesse di formaggio o di tartufo per profumare e nobilitare una pietanza... Tutto si ottiene con estrema facilità, senza nessuna fatica, e senza quella sensazione di "strappo" che caratterizza le grattugie di "ordinaria amministrazione".

E poi, l'ammetto, ho provato un'immediata simpatia per quella casalinga canadese che, alle prese con la cucina ed insoddisfatta dei suoi aggeggi è andata -determinata!- in falegnameria dal marito a prendere uno dei suoi utensili, dando così inizio alla nostra storia. La grattugia in assoluto più comoda per gli utilizzi di tutti i giorni è la "Zester", dal manico rosso: snella, veloce, precisa, comoda... ma le altre sue "colleghe" effettivamente non sono da meno: mantengono quel che promettono, con efficienza ed affidabilità. Con loro è davvero più facile realizzare ricette e decorazioni profumate ed invitanti.

Qualche dubbio lo riservo al macina formaggio: non è un oggetto esteticamente esaltante ed anche l'utilizzo mi sembra lasci un po' a desiderare: i pezzi di formaggio devono essere di "quella" dimensione altrimenti s'incastrano (e quindi li devi tagliare "a misura", vanificando la presunta comodità dell'attrezzo); se il prodotto è stagionato e quindi più duro non è agevole il grattugiare; una volta utilizzato, restano filamenti di parmigiano (oppure...) a penzolare dalla lama... dite che se ne avrà a male se lo lascio un po' da parte ed apprezzo di più le altre grattugie con cui è imparentato? Oggi grani, domani scaglie, dopodomani riccioli... ed anche la più normale delle paste "in bianco" riserva una sorpresa. ogni volta vicina al proprio gusto ed alla golosità del giorno.

1 commento:

  1. Eccola lì... se anche Emilio è sorpreso e soddisfatto io adesso sono convinta! Devo dire che sono sempre alla ricerca di una buona e comoda grattuggia soprattutto per le verdure.. l'avrò trovata?

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