martedì 2 aprile 2013

Meglio carrybag o meglio la classica shopper? Sentiamo Stefania

I prodotti Reisenthel li ho scoperti qualche anno fa in una cartoleria di Bolzano. Mi hanno subito colpito per il design, i colori e l'utilità... e anche per il prezzo, purtroppo. Ho continuato ad ammirarli sugli scaffali e a curiosare tra i vari modelli sul sito internet, senza mai acquistare... Sono quegli oggetti che speri sempre che qualcuno ti regali, ma non ci ha mai pensato nessuno... prima di CasaFacile! Immaginate quindi la gioia con cui ho accolto l'arrivo del mio carrybag a pois!

Il mio primo pensiero, vedendolo ripiegato nella confezione, è stato: che bello, è pieghevole! Nella nostra casa-ufficio siamo sempre in lotta contro la mancanza di spazio, quindi il fatto di poterla appiattire e riporre è un importante punto a favore. L'entusiasmo è un po' calato quando, al momento di assemblarlo, ho scoperto che vanno inserite quattro stecche rigide per tenerlo in forma. Stecche che ovviamente vanno sfilate ogni volta per ripiegarlo. Si può fare, ma non è proprio immediato. E io mi conosco: sono pigra. Avrei preferito un sistema che permettesse al carrybag di ripiegarsi e riaprirsi senza dover togliere pezzi.

Ma passiamo a carrybag in azione... Io combatto da tempo la mia lotta contro i sacchetti di plastica e sono un'accanita sostenitrice delle shopper riutilizzabili, di stoffa o altri materiali. Che sono pure esteticamente più carine, tant'è che ne ho praticamente una collezione... Il carrybag Reisenthel è al 100% in sintonia con questo mio spirito ecologico, ma come se la caverà nel confronto con le mie borsine?


Lo inauguro per andare al supermercato a comperare gli ingredienti per "la missione ciambelle". Ci vado a piedi passando per il parco e mi sento una simpatica Cappuccetto Rosso con il suo cestino... fortunatamente, niente lupi sul mio percorso.

Al supermercato lo infilo nel carrello e poi lo riempio con i miei acquisti alla cassa. E' molto capiente, tanto che una volta pieno faccio un po' di fatica a portarlo per il peso (ho comprato olio, farina, latte, burro...). Le mie mani apprezzano ancora di più il manico ricoperto da uno spesso strato di gomma morbidosa.
Arrivata a casa, lascio gli ingredienti nel carrybag (tranne quelli che vanno in frigorifero, ovviamente) e il giorno dopo lo uso per portarli a casa della mia amica, dove cucineremo. Carico il cestino in auto e via.


Com'è andato il confronto carrybag VS shopper? Direi che non ci sono né vincitori né vinti. Il cestino Reisenthel non solo è "stiloso", ma è funzionale quando si esce appositamente per la spesa di tutti i giorni, al supermercato vicino a casa o magari al mercato. Rispetto alle shopper, non ha la praticità di poter essere infilato nella borsa per averlo sempre a disposizione, ma ha il pregio di contenere i prodotti bene in ordine, senza che si rovescino. Ho apprezzato molto anche la taschina interna con cerniera, della misura giusta per infilarci le chiavi di casa, il cellulare e magari anche un piccolo borsellino con i soldi per la spesa... così non occorre nemmeno portarsi un'altra borsa! Insomma, credo che continuerò a usare entrambi i metodi a seconda dell'occasione.

E appena smette di piovere, porterò il carrybag a fare un giro al mercato e vi racconterò com'è andata...

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