sabato 6 luglio 2013

La lavatrice di Serena si è innamorata del Dr. Beckmann!

Tra tutti i prodotti  Dr. Beckmann, quello che mi ha più incuriosito è stato il Curalavatrice. Curalavatrice? Ho pensato, e perché? La mia va benissimo! Poi però leggendo le istruzioni alcuni dubbi hanno cominciato ad assalirmi… in effetti guardando bene il cassetto dei detersivi era sporco, la guarnizione dell’oblò pure e i panni lavati avevano sempre una patina grigia un po’ triste.

Allora via, come scritto sulla confezione ho pulito ogni cosa e ho fatto fare anche un giro a vuoto… ero molto curiosa del risultato! Al termine la lavatrice era splendente e profumata come non lo era mai stata e da quel giorno i panni non hanno più quella patina grigia, ma sorridono. Ora posso dirlo, è ufficiale: la mia lavatrice si è innamorata del Dr. Beckmann, con lui non si è mai sentita così bella!


Conoscevo già i foglietti Cattura Colore & Sporco: non li definisco solo utili, ma “salvavita”. Per la mancanza di tempo e una cronica incapacità di organizzarmi, butto tutto insieme in lavatrice, riempiendola fino alla capienza massima: grazie a loro non ho mai combinato disastri con i colori, salvando la mia dignità di casalinga disperata… in più guardandoli si nota davvero che oltre al colore catturano i residui di sporco che non intasano la lavatrice e non si depositano sugli indumenti. Il massimo no?

E gli smacchiatori? Ma quanti ne esistono? In effetti se ci pensate bene sono tante e di natura così diversa le macchie con cui ci confrontiamo ogni giorno! Dr. Beckmann ne sa una più del diavolo, e ha uno smacchiatore per ogni tipo di macchia, anche quello a cui non avete mai pensato prima.  Devo dire che mi sono trovata molto bene, gli smacchiatori che ho testato hanno fatto il loro dovere anche sulle macchie che pensavo più resistenti come quelle di olio lubrificante... Ad averli incontrati prima diversi indumenti di mio marito non avrebbero avuto come triste destino la pattumiera. L’unica macchia su cui non hanno avuto ragione è stata una macchia di sangue, era però vecchia e già lavata e sono convinta che questo abbia influito decisamente sul risultato. A parte questo i prodotti Dr. Beckmann superano i test a pieni voti, cum laude!



Gli smacchiatori a prova di baci indelebili

Mettete in fila otto piccoli flaconi di un bel colore verde acqua, e farete felice una mamma.  Dr.Beckmann ci ha dato il duro compito di testare degli smacchiatori per tessuti. Un test davvero arduo per una famiglia alle prese con macchie di tutti i tipi che campeggiano su vestiti, tovaglie e chi più ne ha più ne metta. Così arduo che, alcuni dei flaconi sono quasi finiti.

Nessuna patacca, padella o chiazza può più sfuggirmi perché ogni flacone dissolvi macchie ha un campo d’azione mirato e un etichetta colorata mette in evidenza le macchie che sconfiggerà.

Rosso: sangue, gelato, uova, latte, yogurt e panna.
Nero: ruggine, deodorante e sudore.
Arancione: olio, grasso, salse, ketchup, cioccolato, maionese e burro.
Giallo: colla, gomma da masticare, vernici, smalto per unghie, inchiostro ed etichette adesive.
Azzurro: lubrificanti, catrame, cera, olio per bici e auto, lucido da scarpe e resina.
Blu: biro, inchiostro, pennarelli, matite colorate, colori
Verde: erba, terra, cosmetici, rossetto e polline.
Bordeaux: vino rosso, frutta, verdura, caffè e tè, succhi, cacao e muffa.

Premetto che ci vorrà del tempo per provarli tutti a dovere, c’è quella macchia di gomma da masticare sul divano e sulla giacca di papàGi, il gelato sulla maglietta che non vuole saperne di andarsene, macchie più o meno fresche di biro, erba, vino, pittura e pennarelli.

Però la piccola principessa di casa ha capito tutto, ha guardato incuriosita i prodotti e ha deciso di sferrare il suo attacco. Complici principi e principesse, feste e trucca bimbi, ha deciso che i flaconi verde, bordeaux e arancione avrebbero avuto vita breve.

Certo perché se dopo la festa è palese trovare i vestiti mitragliati di macchie di cioccolato e salse varie, lei mette il carico e si addormenta ancora mascherata da dalmata. La maglia grida vendetta, ma intanto si ritrova tinta di un tenue color fucsia che peggio ci sono solo le macchie di ciliegie, mischiato a pigmenti neri come la pece. Unico commento disponibile: sorvoliamo.

Appena messo piede in casa è partito l’attacco su più fronti. Ho cosparso le macchie con lo smacchiatore specifico, ho atteso circa 10 minuti (anche perché le macchie erano davvero toste) e ho messo in lavatrice. All’uscita del cestello i vestiti sembravano perfetti, ma con molta cautela, ho aspettato che si asciugassero.


Risultato perfetto, macchie svanite e tessuti morbidi.

Ma per essere sicuri, dovevamo testarli nuovamente, magari avevamo avuto solo fortuna. Cosa c’è di meglio di un lucidalabbra super cremoso e dal colore rosso rubino? Niente tranne cospargerlo sulla canottiera nuova e sul tenero Teddy che aspettava due baci indelebili sulle guance. In questo caso è stato più difficile, ma le macchie sono andate via usando due prodotti insieme, quello per i cosmetici e quello per i grassi.

Sono davvero prodotti versatili ed efficaci. Nel mio caso, ho solo trovato difficoltoso togliere le patacche da quegli abiti che erano già stati lavati più volte in precedenza. Non credo sia però imputabile al prodotto ma al fatto che alcune macchie con il calore del lavaggio si fissano.

L’unico appunto è sulla dimensione del foro di uscita del prodotto.  Nel caso dei dissolvi macchie granulari è perfetto ma per quelli liquidi trovo sia eccessivo perché si finisce con lo sprecare un po’ di prodotto.

Comunque, per non perdere la mano, ho appena trovato una bella macchia di smalto per unghie sulle tende del salotto. Prossimamente sarà il turno del flacone con l’etichetta gialla.

venerdì 5 luglio 2013

Grembiulini dell'asilo? Si lavano così, viva i foglietti!

Nel pacco targato Dr.Beckmann ha fatto capolino una scatola coloratissima con dentro tanti fogli cattura colore e sporco.

Sul retro della confezione ecco le semplici istruzioni per utilizzarli e una breve presentazione del prodotto. Fogli con trama a nido d’ape che permettono di catturare i colori e lo sporco che altrimenti si disperderebbero nell’acqua venendo assorbiti dai tessuti, macchiandoli o ingrigendo quelli bianchi.

Vi confesso che sono una maniaca della suddivisione del bucato, difficilmente mischio capi bianchi con colorati o scuri e fino ad ora non avevo provato questo genere di prodotto. Ero davvero curiosa di testare la loro efficacia e, da brava tester, mi sono divertita a fare qualche strappo alla regola.

I primi tentativi non sono stati molto soddisfacenti, non per colpa del prodotto, intendiamoci. Non mi sono applicata abbastanza, forse i capi avevano già subito un infinità di lavaggi e non avevano molto da offrire. Il foglio si è ingrigito un pochino, credo più per l’effetto dello sporco. Ho quindi fatto un secondo tentativo, capi scuri lavati a 40° con anche qualche maglietta nuova. Bingo, il foglietto è diventato scuro, un bel grigio soddisfacente.


Solo che volevo divertirmi ancora e sfoggiare qualche foglietto colorato. Questa settimana la piccola è tornata all’asilo e mi è stato consegnato il suo grembiulino, colore rosso con colletto bianco. Ho fatto un sorriso da ebete alla segretaria che mi avrà preso per matta, ma mi si è materializzato davanti agli occhi il foglietto. Ho subito fatto un lavaggio e questo si è colorato di rosa. Questa volta a basse temperature, ma considerando le condizioni in cui tornerà il povero grembiule, penso che i prossimi lavaggi a 60° renderanno il foglietto più sgargiante.

Devo dire che anche per chi è fissato come me e divide sempre il bucato, i fogli cattura colore diventano indispensabili con i capi che presentano colori accesi o scuri insieme al bianco. Il grembiulino è il primo della serie, ma anche alcune maglie a righe dell’uomo di casa e i nuovi vestiti alla marinaretta della piccolaGi finiranno nel cestello insieme ad un foglietto Dr. Beckmann.

Uno smacchiatore specifico per ogni macchia: ecco come si fa...

DISSOLVI MACCHIE vs MACCHIE: 7 a 1!

Questa volta abbiamo fatto del nostro meglio per testare - con perizia quasi scientifica - i Dissolvi Macchie del Dr. Beckmann!

Sono arrivati ben 8 smacchiatori, ognuno specifico per macchie differenti. E io ho voluto metterli alla prova tutti, uno ad uno, macchiando 8 ritagli di stoffa “presi in prestito” dal mio Laboratorio creativo. 

Ammetto che macchiare di proposito le stoffe è stato divertente, quasi un rituale liberatorio, per certi versi. Ecco gli smacchiatori e le mie macchie:


1) Lubrificanti/Oli (per lubrificanti, oli, catrame, cera, resina, lucido scarpe). 
Macchia da testare: CERA

2) Sangue e Proteine (per sangue, gelato, uova, panna, yogurt). 
Macchia da testare: PANNA 


3) Ufficio e Bricolage (per colla, gomma da masticare, vernici, smalto per unghie, inchiostro, etichette adesive).
Macchia da testare: SMALTO PER UNGHIE

4) Unto e Salse (per olio/grasso, salse, ketchup, cioccolato, maionese, burro). 
Macchia da testare: OLIO DA CUCINA


5) Biro e Inchiostro (per biro, inchiostro, pennarelli, matite colorate, colori ad acqua, evidenziatori). Macchia da testare: INCHIOSTRO per penna stilografica

6) Frutta e Bevande (per vino rosso, frutta/verdura, caffè/tè, succhi, cacao, muffa). Macchia da testare: FRAGOLA


7) Natura e Cosmetici (per erba, terra, cosmetici, rossetto, polline, creme cosmetiche).
Macchia da testare: ROSSETTO + RIMMEL + MATITA PER LABBRA

8) Ruggine e Deodorante (per ruggine, deodorante, sudore). 
Macchia da testare: RUGGINE

Ogni flaconcino nel retro ha le specifiche istruzioni, che variano da smacchiatore a smacchiatore, per trattare le diverse tipologia di macchia. Tranne che per quello specifico per frutta e bevande, che è in polvere, gli altri sono tutti liquidi più o meno densi.

Le istruzioni sono semplicissime, non serve strofinare ma solo applicare il prodotto e lasciarlo “in posa” per il tempo indicato. Dopodiché si tampona con un panno asciutto e si procede col consueto lavaggio.

Volete vedere come ne sono uscite le mie stoffe? Eccole qui!


Come potete vedere le macchie sono perfettamente sparite! Tutte, tranne una: lo smalto per unghie ha lasciato un leggero alone rosa. A sua discolpa devo dire che, anche se ho applicato subito il prodotto, ho davvero abbondato con lo smalto. Probabilmente una macchia meno “drastica” avrebbe dato risultati migliori.

Smacchiatori Dr. Beckmann vs Macchie: 7 a 1! 

Risparmiare acqua e luce? Sì, con i foglietti cattura colore

GLI ACCHIAPPARCOBALENO

I foglietti "acchiappacolore" sono stati per me non tanto una prova, quanto una conferma: ero già, infatti, un'affezionata utilizzatrice, anche se fin'ora non avevo mai trovato il marchio Dr. Beckmann nei negozi dove di solito mi rifornisco.

Trovo comodi i foglietti perché permettono di lavare insieme panni di colori diversi, usando la lavatrice a pieno carico quindi risparmiando acqua, energia, detersivi e soprattutto tempo! Ecologico, economico, pratico: che volere di più?


La prova che funzionano? Direi che la mia colorata collezione di foglietti usati (appesi in bella mostra per l'occasione) parla da sé. Di solito uso un solo foglietto per ogni lavaggio, tranne quando c'è qualche indumento colorato che viene lavato per la prima volta: in quel caso, per precauzione aggiungo un foglietto in più.

Li vedete quei due foglietti arancioni? Ecco, quella volta avevo messo in lavatrice capi di tutti i colori, in prevalenza gialli e verdi, più una maglia nuova color arancione. Prova di lavaggio selvaggio: superata!

Ma i foglietti Dr. Beckmann non servono soltanto per il bucato colorato. Catturano anche lo sporco disperso, infatti se usati nella lavatrice del "bianco" escono con una sfumatura lievemente grigia... e se per caso ti è sfuggito per sbaglio un calzino rosso, niente paura, cattureranno il fuggiasco e salveranno il tuo intimo immacolato.
Mai più senza, quindi!

giovedì 4 luglio 2013

Aiuto, i fratelli Macchia! Arrivano i nostri: gli smacchiatori Dr. Beckmann

La steppa era arsa dal sole. Cespugli secchi rotolavano spazzati dal vento. Tutto era silenzioso nel selvaggio West. Ma nella piccola cittadina nessuno era tranquillo a causa delle scorribande dei fratelli Macchia, terribili banditi senza pietà. Si chiamavano Vino, Frutta, Trucco, Chewing gum, Biro, Terra. E poi c’era il loro capo, il peggiore di tutti, Macchia d’olio Bill.


Ormai i poveri abitanti del villaggio sperduto nel deserto non sapevano più come difendersi. Ma una sera, guardando il sole al tramonto, videro un gran polverone provenire dalle montagne rocciose: erano i cowboy del dottor Beckmann, perfettamente addestrati per far dissolvere le Macchie.


Lo scontro fu impari. Pochi colpi ben mirati e i terribili fratelli Macchia si dissolsero nel deserto… per sempre.


Spaghetti western a parte, ho deciso di testare i Dissolvi Macchie di Dr Beckmann macchiando di proposito una vecchia maglietta di cotone. Come si vede dalle foto, mi sono impegnata per produrre macchie di qualità. Non contenta, le ho lasciate asciugare 24 ore, in modo da renderle ancora più difficili. Poi ho applicato gli smacchiatori seguendo le semplici istruzioni. Alcuni vanno lasciati agire 10 minuti, altri 15. Quello per le macchie di frutta e vino 60 minuti. Poi si sciacqua e si lava come d’abitudine. Direi che le foto parlano da sole: le macchie sono sparite!

Lavatrice pulita e colori senza mix: Irene è soddisfatta

Dr. Beckmann non ci ha inviato solo gli smacchiatori, ma anche altri due utilissimi prodotti: il Cura Lavatrice e il Cattura Colore & Sporco.

Personalmente ignoravo l’esistenza di un prodotto per un trattamento completo di “cura della lavatrice”, perlomeno non così completo ed efficiente.

Consiste in un flacone da 250 ml completo di istruzioni accuratissime che spiegano passo passo come utilizzarlo al meglio per un pulizia totale e completa della lavatrice promettendo di: igienizzare, rimuovere i cattivi odori, eliminare il calcare e tutti i depositi di lavaggio.


Abbiamo seguito le 3 fasi del trattamento:
- utilizzare un po’ di prodotto versandolo in un panno per pulire prima di tutto le guarnizioni di gomma dello sportello e il vetro, sciacquare
- diluire 50 ml di prodotto in 4 litri di acqua calda e lasciarvi in ammollo la vaschetta del detersivo per 30 minuti
- versare il restanti 200 ml di prodotto nella vaschetta del detersivo e avviare il lavaggio a 60° senza prelavaggio, senza altri detersivi, né bucato

Davvero semplicissimo e veloce ed effettivamente la lavatrice sembra rinata, brilla e profuma di pulito! 

La cosa bella di questo trattamento è che arriva a fondo andando a igienizzare e rimuovere calcare e residui lì dove è impossibile arrivare altrimenti. Non ho idea di quanto possa costare l’intervento di un tecnico per una pulizia simile, ma qualcosa mi dice che non sia economico. Dr. Beckmann ci viene splendidamente in aiuto!

E che dire dei fogli Cattura Colore & Sporco? Personalmente è uno di quei prodotti che già da tempo rientra nei miei “mai-più-senza”.
Un prodotto che cattura i colori, funzionando a qualunque temperatura e permettendo di lavare capi bianchi e colorati insieme, per me è una vera svolta. 

Un po’ perché di tanto in tanto capita che qualche capo ci sfugga nel marasma “rilasciando colore” e restituendoci un bucato che fa rizzare i capelli (esperienza sconfortante!), e un po’ perché l’eliminazione dei lavaggi separati ti permette un risparmio in tempo e numero di lavaggi non indifferente.

Anche questo prodotto del Dr. Beckmann svolge il suo compito egregiamente.
Li ho usati più e più volte in passato e continuerò sicuramente ad usarli.

mercoledì 3 luglio 2013

Bucato profumato? Ecco i consigli di Antonella

Io e il bucato abbiamo uno strano rapporto: a me basta che profumi, lui vuole essere smacchiato. Un’eterna lotta contro le macchie che ho sempre perso! Ma la lotta al profumo, quella no, l’ho sempre vinta. Sempre sino ad un paio di settimane fa, ovvero quando la lavatrice ha iniziato ad emanare un odoraccio pazzesco. Ho fatto andare un ciclo senza panni a 90° C e con un po’ di aceto e bicarbonato, ma nulla! Odore di “chiuso” nel cestello e poco profumo sui panni.

Tutto questo è durato sino a quando sono arrivati i prodotti  Dr. Beckmann da testare. Nella confezione, oltre a una linea di ben 8 smacchiatori specifici, erano comprese delle salviette salva-colore e un flacone magico: il CURALAVATRICE! Non attendevo altro, infatti l’ho utilizzato immediatamente! Facile come versare un bicchiere d’acqua. Per prima cosa ho messo in ammollo il cassetto dei detersivi per mezzora in una bacinella riempita con 4 litri d’acqua e 50 ml di prodotto (facilmente misurabili grazie alla graduazione sul flacone). Nel frattempo ho pulito il cestello e la guarnizione della lavatrice con un panno sul quale avevo versato un po’ di prodotto e dopo ho sciacquato il tutto a fondo con acqua! (Vi raccomando di utilizzare i guanti, anche se non previsto: è pur sempre un detersivo!). Ho visto già la differenza. Passata la mezz'ora ho sciacquato il cassettino, l’ho rimontato, versato il restante liquido del flacone nella vaschetta lavaggio e avviato un ciclo di soli 60°C. Come da istruzioni non ho cliccato sul tasto pre-lavaggio e ho escluso la funzione centrifuga (inutile visto che il trattamento si effettua senza panni all’interno del cestello e senza detersivi).


Finito il ciclo ho aperto il cestello e magicamente quell’odore di “chiuso” era svanito!  Ho rimosso calcare, sporco, detersivo accumulato nei tubi, germi, eliminato cattivi odori e igienizzato la mia lavatrice in meno di due ore: ottimo! Ho letto sulla confezione che il trattamento va ripetuto ogni tre mesi oppure ogni 50 lavaggi.

Svanito l’entusiasmo post apertura cestello ho voluto indagare a fondo. Ho iniziato la MISSIONE denominata “Profumerà nuovamente il mio bucato oppure no?” . Ho deciso di effettuare un lavaggio cotone a 40°. Già che c’ero ho voluto testare altri prodotti e nello specifico alcuni flaconi de “Il Dissolvi Macchie”. Da dove iniziare? Semplice, dal capo con più macchie strane e variegate: la mia camicia bianca da lavoro. Un ricettacolo di macchie indegne: sugo sulla manica, biro e schizzi di vino rosso sui polsini e fondotinta all’interno del colletto. Di solito me la lava mamma, la mia smacchiatrice di fiducia. Questa volta no, ho deciso di smacchiarmela da sola. Prendo i vari flaconi dedicati e inizio a leggere le istruzioni (per evitare sprechi, l’azienda ha creato un’etichetta sollevabile con tutte le istruzioni per l’uso: addio confezione di cartone e bugiardino in carta!).


Sembrerà strano, ma ogni macchia ha il proprio metodo di trattamento, i propri tempi e procedure. Ho seguito alla lettera il tutto e ho iniziato a caricare la lavatrice. DUBBIO AMLETICO: avete presente quei capi che non sono proprio bianchi, che hanno delle scritte, dei disegni e che non si sa mai se lavarli coi bianchi coi colorati o se bruciarli? Bene, io di solito combinavo pasticci. Colori che stingevano su altri capi, macchie strambe, ingrigimento dei capi bianchi e chi più ne ha più ne metta! Visto che nella rosa dei prodotti da testare c’erano anche le salviettine salva-colore ho azzardato l’inimmaginabile: ho mescolato capi bianchi a capi con scritte e addirittura alle lenzuola beige e blu! Pigiato il bottone d’avvio, ho iniziato a pregare San Dr. Beckmann  nostro signore di Germania a più non posso!

Finito il lavaggio (l’ora più ansiosa della mia vita!) ho aperto il cestello e… wow Una ventata di profumo tale da farmi starnutire due volte! Ho steso i capi in giardino: la camicia era immacolata! Il bucato era  lindo e profumato… la salvietta, grazie alla nuova struttura a nido d'ape, aveva assorbito sporco e colori ed era grigia! Meglio lei che la mia camicia da lavoro! Ho telefonato a mamma annunciandole il licenziamento causa utilizzo smacchiatori Dr. Beckmann. Lei ne è stata felice e mi ha posto il dubbio: ma saranno prodotti inquinanti vista la potenza smacchiante? Ho subito letto gli ingredienti e con mia sorpresa ho scoperto che il CuraLavatrice ha meno del 5% di tensioattivi non ionici e gli smacchiatori in media sotto il 10% (sia i liquidi che quello in polvere che ho utilizzato per le macchie di vino).


Il mio bucato è felice, smacchiato e profumato. E se lo è lui immaginate un po’ me! Finalmente l’eterna lotta tra profumato o smacchiato è stata risolta: ho vinto io! Tutto merito del patto d’alleanza stretto con i prodotti Dr. Beckmann: con loro nella mia lavanderia è come avere sempre la soluzione per ogni macchia. E a proposito di macchia… hanno smacchiato anche quella della vergogna: non uscirò mai più con un capo sporco, ne va del mio onore appena riacquistato. Lo giuro sulla scatola de “Il Cattura Colore & Sporco”!

Il cattura colore cattura anche lo sporco! Parola di Claudia

Uno dei problemi del mio menage di coppia sono le magliette di Francesco. Spesso, spessissimo, le sue magliette entrano candide in lavatrice per uscirne di un tenue rosa che farebbe la felicità di qualsiasi bambina, ma certo non di un uomo adulto che ha, come dire, una sua dignità da difendere… Colpa mia, come sempre quando di tratta di fare il bucato (non ve l’ho mai detto? In casa l’addetta alle lavatrici sono io, che nutro una sorta di amore morboso per questo elettrodomestico: potrei restare fissa immobile ore intere per vedere l’oblò che gira, gira… ): perché qualche (qualche?) volta nel bel mezzo della biancheria chiara finisce per puro errore (giuro, mica lo faccio apposta!) un calzettone, una maglietta colorata, un asciugamano rosso… con tutte le disastrose conseguenze del caso.

Per fortuna con “Il Cattura Colore&Sporco” di Dr. Beckmann questo sarà un problema risolto: posso lavare assieme, con risparmio di tempo e soprattutto di costi energetici, sia panni colorati che bianchi, con la sicurezza che il colore disperso nell’acqua verrà catturato dal foglietto. Come primo punto a favore, sono riuscita a ridurre il numero delle lavatrici: se prima ne facevo almeno cinque a settimana, ora sono riuscita a scendere a tre e già questo è un gran bel passo in avanti.


I foglietti, fatti di un “tessuto non tessuto”, sono bianchi e perfetti per catturare anche la più piccola molecola di colore disperso nell’acqua, ed hanno la caratteristica di evitare che lo sporco disciolto nell’acqua si ridepositi sui tessuti. Che funzionino bene si vede alla fine del ciclo di lavaggio, quando emergono dallo sportello colorati di tutti i colori più strani possibili: gradazioni di grigio che vira al nero se i panni avevano una predominanza di colori scuri, rosa e lilla se avevo inserito in lavatrice anche indumenti rossi… i foglietti sono così morbidi, i colori così particolari che… mi hanno fatto venire in mente l’idea di recuperarli  per creare dei bocciolini di rosa da guarnizione…


Tuttavia, il prodotto che più mi ha intrigato e soddisfatto, è stato il Cura Lavatrice, una vera novità per me! Simile per impiego a quello che normalmente viene usato per pulire a fondo la lavastoviglie (ovvero, diluizione e lavaggio a vuoto) quel che davvero fa la differenza è che con un unico prodotto si puliscono a fondo non solo il cestello e le guarnizioni in gomma della lavatrice, ma anche i tubi e le vaschetta del sapone. La mia è una lavatrice che lavora molto (vi ho già detto che riesco anche a superare i 5 lavaggi settimana?) e quindi risente parecchio dei danni che l’accumulo di sapone comporta. Il Cura Lavatrice, passato con un panno morbido sul bordo gommato dell’elettrodomestico, ne ha eliminato con grande facilità le macchie scure (non voglio pensarci ma… sarà mica muffa?) ed è tornato bianco e splendente come appena messo in opera.


E poi… gli effetti benefici del trattamento del Cura Lavatrice sono prolungati nel tempo, tant’è che prima di 50 lavaggi non si deve ripetere il trattamento!

martedì 2 luglio 2013

Claudia 'pataccona' e i dissolvi macchie

Purtroppo per me, sono una gran “pataccona” senza rimedio. Per quanto stia attenta a non insudiciarmi, nonostante mi avvolga in tovaglioli nemmeno fossi Alberto Sordi in “Un americano a Roma” e mangi abbondantemente discosta dalla tavola in posizioni da contorsionista del circo di Mosca, non riesco mai ad uscire indenne da un pranzo. E finché sono a casa, passi, ma al ristorante… almeno un cannolicchio, una foglia di insalata, una goccia di vino vanno a decorare artisticamente maglie, camicie e magliette!

E il mio timore è che la Redazione di CasaFacile abbia scoperto il vergognoso segreto: altrimenti, perché inviarmi da testare un intero set di “Dissolvi Macchie” specifici, un flacone di “Il Cura Lavatrice”, trattamento completo per rimuovere efficacemente il calcare, igienizzare, eliminare i cattivi odori e mantenere la lavatrice in perfetta efficienza, oltre ad un set di panni “Il cattura colore & sporco” del Dr. Beckmann?


Come spesso accade quando si va dal dottore e i malanni improvvisamente scompaiono, da quando è arrivato il set antipatacconi non mi sono più insudiciata! Tuttavia la curiosità di provare la forza e l’efficacia di queste piccole bottiglie verdine, ciascuna dedicata a un particolare tipo di macchie (Ruggine e Deodorante, Ufficio e Bricolage, Unto e Salse, Sangue e Proteine, Natura e Cosmetici, Lubrificanti ed Oli, Frutta e Bevande, Biro e Inchiostro) doveva essere soddisfatta… così mi son detta che se le macchie non erano disponibili… io le avrei create!



Ho velocemente ricavato 4 campioni di tessuto da un vecchio taglio di stoffa bianco e poi… via al divertimento! Su uno ho “spiaccicato” una bella fragola rossa, su un altro un pistacchio verde ed oleoso, uno è stato immerso nel latte ed infine l’ultimo si è meritato un bagno nel caffè. Avevo pronti i miei campioni di prova.

Il passo successivo, è stato trattare ogni macchia con il prodotto apposito:
- macchia di pistacchio, oleosa e naturale = dr. Beckmann “Natura e Cosmetici"
- macchia latte = dr. Beckmann “Sangue e Proteine”
- macchia di fragola = dr. Beckmann “Frutta e Bevande”
- macchia di caffè = dr. Beckmann “Frutta e Bevande”
Piccola avvertenza: mentre tutti i Dissolvi Macchie sono liquidi e attivi in 10-15 minuti, il prodotto per rimuovere macchie di vino, frutta e caffè si presenta in polvere, che deve essere versata sulla macchia dopo averla inumidita per poi restare “in posa” almeno per 60 minuti.

Avere tutte queste bottigline a disposizione mi ha fatto sentire come il piccolo chimico: prima di trattare una macchia ho fatto l’analisi del tessuto, ho verificato l’origine della macchia incriminata, ho scelto i prodotti più adeguati…

(Ah, non ve l’ho detto? Dopo il test i campioni di tessuto sono tornati tutti belli puliti anche se quello con la fragola… bé, un po’ di rosa gli è rimasto..)

Bucato arcobaleno? Anna usa i foglietti

Assieme agli smacchiatori di Dr. Beckmann, ci sono arrivati da testare anche una confezione di foglietti cattura colore&sporco e una del Curalavatrice. Ecco com’è andato il mio test.

Il test dei fogli Cattura Colore&Sporco di Dr. Beckmann è cascato a fagiuolo col cambio stagione. Ora, tralasciando il fatto che l'estate quest'anno sembra non cominciare davvero mai, io ho proceduto ugualmente col cambio degli armadi. Prima di riporre (?) i vestiti invernali, li lavo tutti: capi di mamma, papà, bambini. Praticamente un arcobaleno. Quale occasione migliore per buttare tutto in lavatrice senza troppi pensieri sfruttando i foglietti cattura colore? Le istruzioni d’uso sono facili da seguire: basta procedere al bucato come di consueto, inserendo in mezzo ai vestiti un foglio cattura colore se si tratta di capi bianchi, due fogli se si tratta di capi misti. La promessa è che, anche mescolando abiti di colori diversi, il foglietto catturerà i colori dispersi durante il lavaggio, così che ogni capo mantenga il suo colore originario. I primi lavaggi richiedono un atto di fiducia. Si mescolano abiti di tanti colori, si programma la lavatrice, si fa partire e poi si rimane col fiato sospeso e le dita incrociate fino alla fine del bucato. Si apre l’oblò e si cominciano ad estrarre camicie, felpe, maglie. E si constata che ognuna ha mantenuto veramente il suo colore originale. Allora si diventa più audaci. La lavatrice successiva contempla anche dei capi bianchi e neri, assieme a quelli colorati. I foglietti funzionano. Mi raccomando, però, ricordatevi di metterli nel bucato prima di far partire la lavatrice!


Il test del Curalavatrice mi costringe a fare un outing. Non ne avevo mai usato uno prima, ma solo, ogni tanto, un anticalcare. Ingenuamente credevo che, essendo fatta per lavare, la lavatrice si pulisse da sola semplicemente funzionando. Beh, non è così: la lavatrice si sporca. Questa è stata una grande scoperta per me. E si sporca tanto! Così sono stata ben felice di mettere all’opera il Curalavatrice. Per pulire si procede in tre passaggi:

1.       Si versa un po’ di prodotto su un panno, si strofinano oblò e guarnizioni, si lascia agire e si sciacqua;
2.       Si estrae la vaschetta per detersivo e si lascia in ammollo per 30 minuti in 50 ml di prodotto e 4 litri d’acqua. Si risciacqua.
3.       Si versa il resto del flacone nella vaschetta e si fa partire un ciclo di lavaggio a vuoto a 60°.


Io ho sempre usato il detersivo liquido nella sfera, quindi la vaschetta della mia lavatrice era pulita. Ma le guarnizioni di gomma… orrore, non pensavo accumulassero tanta zozzeria! Sono tornate del loro colore originale. Per non parlare dell’interno, che dopo il ciclo di lavaggio ora brilla come nuovo. E profuma pure. D’ora in poi userò il cura lavatrice com’è raccomandato, ogni 50 lavaggi!

lunedì 1 luglio 2013

Simona e il Curalavatrice profumato

Questo mese testiamo un prodotto che promette di rimuovere efficacemente il calcare, igienizzare ed eliminare gli odori dalla lavatrice, ed in una famiglia che ne fa un uso intensivo, può essere davvero una sfida. Il cura lavatrice Dr.Beckmann è un trattamento completo per la lavatrice che permette, con un solo prodotto, di pulire efficacemente tutte le parti principali dell’elettrodomestico.


Una piccola quantità di prodotto, usata pura su una pezza, permette di pulire la gomma del cestello, eliminando i residui dei precedenti lavaggi. Diciamo che questo è il passaggio più semplice e immediato e noi non ci accontentiamo.

Adesso arriva il bello, la parte più difficile, la pulizia del cassetto dei detersivi. Diciamocelo, è talmente noioso che spesso si rimanda a data da destinarsi, con il risultato che si formi una bella patina di detersivo e ammorbidente difficile da eliminare. Si prende una bacinella capiente, si versa una parte del cura lavatrice e si diluisce con acqua. Si immerge il contenitore e si lascia agire per alcuni minuti. Mi sono aiutata con uno spazzolino per raggiungere i punti più difficili e in un baleno tutti i residui si sono staccati facilmente dal cassetto dei detersivi. Un risciacquo veloce ed è tornato come il giorno in cui ho comprato la lavatrice. Promosso a pieni voti.


Per finire, l’ultima parte del prodotto va inserita nella vaschetta del detersivo impostando un lavaggio a vuoto. Tutte le parti nascoste della lavatrice verranno pulite e igienizzate e liberate dal calcare. Ovviamente è impossibile vedere il risultato, a meno che non si abbia voglia di smontare l’apparecchio, ma il profumo che esce dal cestello alla fine del lavaggio non mi fa dubitare dell’efficacia.

L’azienda consiglia di ripetere il trattamento ogni cinquanta lavaggi... urge nuovo acquisto!